Pesca illegale: raggiunti i 100 Stati che approvano l’accordo Fao sulle misure dello Stato di approdo

Una nuova pietra miliare nella lotta globale contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata

[8 Novembre 2022]

Secondo la Fao, l’azione globale per combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (illegal, unreported, and unregulated IUU)) si è intensificata poiché 100 Stati si sono ora impegnati nell’Agreement on Port State Measures (PSMA)», Ingfatti, con la firma di Angola, Eritrea, Marocco e Nigeria, ora il 60% per cento degli Stati di approdo a livello globale è impegnato nell’accordo PSMA che è il primo accordo internazionale vincolante specificamente concepito per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca IUU, negando l’accesso ai porti ai pecherecci  stranieri che praticano o sostengono la pesca IUU.

Il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, ha sottolineato che «L’aumento della domanda dei consumatori e la trasformazione dei sistemi agroalimentari nella pesca e nell’acquacoltura hanno portato la produzione ittica globale ai massimi livelli e vi è un ampio riconoscimento della necessità di intensificare la lotta contro la pesca IUU. E’ incoraggiante vedere più Stati sostenere la PSMA a sostegno degli obiettivi di sviluppo sostenibile».

Si stima che un pesce su 5 catturato in tutto il mondo ogni anno provenga dalla pesca IUU, con impatti devastanti sulla sostenibilità della pesca e sui mezzi di sussistenza delle comunità locali che dipendono dalla pesca e sulla conservazione degli ecosistemi marini. La Fao ricorda che «La pesca IUU mina gli sforzi nazionali, regionali e globali per realizzare una pesca sostenibile e la sua eliminazione è la chiave per riuscire a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite».

Manuel Barange, direttore della Divisione pesca e acquacoltura della Fao, evidenzia che «Abbiamo la responsabilità di gestire e utilizzare tutte le risorse acquatiche in modo sostenibile. Dobbiamo lavorare insieme per intensificare i controlli portuali e un adeguato scambio di informazioni attraverso l’attuazione del PSMA. Questo contribuirà a trasformare i sistemi alimentari acquatici e a massimizzare il loro ruolo di motori dell’occupazione, della crescita economica, dello sviluppo sociale e della sostenibilità ambientale».

Recentemente, la Fao ha lanciato il PSMA Global Information Exchange System (GIES), che raccoglie e condivide informazioni ufficiali sulla  conformità, con particolare attenzione ai risultati delle ispezioni portuali, alle azioni intraprese e all’ingresso o ai dinieghi nei porti. Con il FAO Global Record of Fishing Vessels, Refrigerated Transport Vessels and Supply Vessels (Global Record), la piattaforma GIES supporta gli Stati nei loro sforzi per attuare il PSMA e gli strumenti complementari che puntano a combattere la pesca IUU.

Finora la Fao ha aiutato più di 50 Paesi a rivedere la loro legislazione, rafforzare la loro capacità istituzionale, migliorare i loro sistemi e operazioni di monitoraggio, controllo e sorveglianza, per attuare efficacemente le misure dello Stato di approdo e adempiere alle loro responsabilità internazionali come Stati di bandiera, costieri e di mercato.