Appello unitario senza precedenti degli indigeni sudamericani per salvare gli Ayoreo incontattati del Paraguay
La produzione di carne e cuoio sta distruggendo il territorio Ayoreo. Le responsabilità dell’Italia
[22 Febbraio 2022]
Asociación Interétnica para el Desarrollo de la Selva Peruana (AIDESEP), Coordinadora Andina de Organizaciones Indígenas (CAOI), Coordinadora de Organizaciones Indígenas de la Cuenca Amazónica (COICA), Confederación de Naciones Indígenas de la Amazonía Ecuatoriana (CONFENIAE). Federación Nativa de Madre de Dios, Perú (FENAMAD), Organización Nacional Indígena de Colombia (ONIC), Organización Regional de los Pueblos Indígenas del Estado de Amazonas, Venezuela A (ORPIA) – Organización Regional de los Pueblos Indígenas del Oriente (ORPIO), União dos Povos Indígenas do Vale do Javari (UNIVAJA) hanno pubblicato l’appello unitario “Los ayoreo-totobiegosode, pueblo indígena de Paraguay, en riesgo de exterminio inminente: indígenas de varios países alzamos la voz en su defensa” per chiedere chiedendo un’azione urgente che possa prevenire il genocidio di una delle tribù incontattate più minacciate al mondo.
Come spiega Survival International, «I gruppi incontattati della tribù degli Ayoreo del Paraguay sono gli ultimi indigeni incontattati sopravvissuti in Sud America al di fuori del bacino amazzonico. Quelle che un tempo erano le estese foreste del Chaco sono state abbattute e gli Ayoreo ora vivono in un’isola di foresta sempre più piccola, circondata a 360 gradi da un mare di distruzione. La zona ha il tasso di deforestazione più alto al mondo. Nonostante gli Ayoreo abbiano presentato formalmente una rivendicazione territoriale alle autorità nel 1993, dopo lunghe ed estenuanti battaglie sono riusciti a farsi restituire solo alcuni appezzamenti di terra. La maggior parte della foresta ancestrale degli Ayoreo rimane in mani private e viene abbattuta rapidamente per far spazio agli allevamenti di bovini».
La carne viene esportata principalmente in Cile, Russia e Brasile, mentre la maggior parte della pelle parte alla volta dell’Unione Europea per arrivare quasi interamente in Italia. Secondo quanto documentato dal rapporto di Earthsight, nel 2018 l’Italia ha importato circa il 61% del cuoio paraguaiano. Secondo le stime del rapporto, il principale importatore, l’italiana Pasubio, importerebbe da sola il 39% del cuoio paraguaiano. Un altro grosso acquirente italiano è il Gruppo Mastrotto.
Sempre secondo il rapporto di Earthsight, tra le aziende automobilistiche che acquistano cuoio proveniente da allevamenti responsabili del disboscamento illegale della foresta Ayoreo, ci sono BMW e Jaguar Land Rover.
Nel loro appello pubblico le grandi organizzazioni indigene del Sudamerica chiedono: Che le terre degli Ayoreo siano intestate e restituite loro con la massima urgenza; Che siano espulsi gli allevatori che ora occupano le loro terre; Che il territorio sia poi adeguatamente monitorato e protetto per prevenire ulteriore distruzione. Le organizzazioni e gli Ayoreo ritengono che il governo prenderà provvedimenti per fermare la devastazione solo se interverranno organismi esterni come la Commissione interamericana per i diritti umani e l’Onu.
Survival International, che lavora con Ayoreo dagli anni ‘80, sta coordinando per il 23 febbraio un’azione mondiale di protesta e pressione via posta elettronica e Twitter.
Uno dei leader degli Ayoreo, Porai Picanerai, ha dichiarato: «Se lo stato continua a non intervenire quando protestiamo contro l’invasione del nostro territorio, gli allevatori di bestiame finiranno per occupare tutta la nostra terra, i nostri parenti incontattati moriranno e presto potremmo scomparire anche noi».
Teresa Mayo, a capo della campagna per gli Ayoreo di Survival International <, conclude; «Questo appello senza precedenti per gli Ayoreo da parte di organizzazioni indigene di tutto il Sud America mostra quanto sia grave la situazione in questo momento. Nonostante i problemi e le gravi minacce che pendono anche sulla loro stessa sopravvivenza, hanno capito quanto urgente e disperata sia la situazione degli Ayoreo. Per anni le autorità paraguaiane sono state a guardare mentre l’inestimabile foresta di Ayoreo andava in fumo. Le immagini satellitari degli ultimi decenni mostrano un tasso di distruzione davvero terrificante. A questo punto, solo una forte pressione internazionale potrà impedire la distruzione totale dei gruppi Ayoreo incontattati e delle foreste di cui si sono presi cura per lunghissimo tempo».