Cosa c’entra l’estinzione delle specie con la mancanza di fosforo? Parecchio

Ripristinare la pompa naturale del fosforo con progetti di salvaguardia della fauna

[21 Aprile 2022]

Estratto dalle rocce e spesso applicato generosamente ai campi, il fosforo è uno degli ingredienti principali dei fertilizzanti e viene utilizzato in agricoltura per favorire la crescita dei raccolti, ma si sta esaurendo, mettendo sotto pressione e a dura prova gli agricoltori di tutto il mondo. Ora, con la guerra in Ucraina che sta causando ulteriori cali dell’approvvigionamento, la diminuzione delle scorte di fosforo può compromettere la capacità del mondo di nutrirsi.

Lo studio “The sixth R: Revitalizing the natural phosphorus pump”, pubblicato recentemente su  Science of the Total Environment  da Andrew Abraham e Chris Doughty, della School of informatics, computing and cyber ​​systems della Northern Arizona University, e da Joe Riman, della Rubenstein School of environment and natural resources dell’università del Vermont. Ricorda che «Tuttavia, gran parte di questo nutriente vitale viene lisciviato dai campi nei fiumi vicini, dove viene trasportato nell’oceano e infine sepolto nei sedimenti oceanici profondi. Con l’esaurimento delle fonti facilmente estraibili di roccia ricca di fosforo, il mondo si trova ad affrontare un’imminente carenza di questo ingrediente fertilizzante chiave».

Abraham  ricorda che «In passato, animali come balene, uccelli marini, pesci e orsi hanno svolto un ruolo chiave nel riportare il fosforo dalle profondità oceaniche sulla terraferma. In tal modo, hanno conservato collettivamente questo nutriente nella biosfera, sostenendo un pianeta più fertile. Oggi, tuttavia, l’estinzione delle specie, la diminuzione dell’abbondanza di popolazione e l’erezione di recinzioni e dighe hanno ridotto questo servizio di trasporto di nutrienti di oltre il 90%».

Senza la fauna selvatica che sposta i nutrienti in tutta la Terra, oggi il trasporto del fosforo i è dominato dagli esseri umani. Ma un utilizzo inefficiente in agricoltura porta a perdite sostanziali nell’oceano, dove il fosforo si disperde ampiamente ed è irrecuperabile con le tecnologie attuali. Quindi, cosa si può fare per recuperare le perdite umane di fosforo nell’oceano? Lo studio suggerisce una risposta creativa.

Abraham spiega che «Attraverso la nostra ricerca, siamo stati in grado di dimostrare che storicamente, gli animali selvatici trasportavano una grande quantità di fosforo che è alla pari con altri flussi importanti come la deposizione di polvere e gli incendi. Però, è importante che la fauna selvatica possa restituire il fosforo alla terra. Ripristinando comunità animali interconnesse, si possono rivitalizzare antichi percorsi di fertilizzazione naturale, aiutando a conservare un elemento insostituibile».

Roman aggiunge: «Per il fosforo gli animali sono come un sistema circolatorio naturale. Possono spostare i nutrienti attraverso le loro carcasse, urina e sterco».

I ricercatori statunitensi ritengono che i servizi ecosistemici forniti dagli animali non generino solo fonti di fertilizzante che possono utilizzare gli agricoltori, ma che «Contribuiranno anche ad aumentare la resilienza degli ecosistemi naturali nel prossimo secolo. Di fronte al collasso climatico ed ecologico, questo è fondamentale per garantire la salute a lungo termine del pianeta».

Doughty, ritiene che «Potrebbe esserci anche un’opportunità per un sistema di scambio del fosforo, con l’obiettivo collettivo di mantenere questo importante nutriente fuori dal fondo dell’oceano. Se è più economico o più facile investire in un progetto sulla biodiversità che trattiene una quantità nota di fosforo negli ecosistemi, un Paese o un’impresa potrebbe investire in tali progetti».

Imparando dai tentativi precedenti, gli autori dello studio basano il loro sistema di scambio sull’attuale mercato commerciale del carbonio: «In questo modo, le località potrebbero beneficiare direttamente, dalla fertilizzazione mediata dagli animali come il guano degli uccelli, o indirettamente, continuando a utilizzare fertilizzanti estratti e affidandosi ad altri Paesi per sponsorizzare un progetto sulla biodiversità nella speranza di trattenere il fosforo all’interno della biosfera globale».

Abraham conclude: «Il fosforo è un nutriente indispensabile sia per il sistema umano che per quello naturale. Un attributo determinante degli animali è la loro capacità di spostarsi, collegando la terra e i territori marini attraverso i quali passano. Ripristiniamo le popolazioni di animali selvatici e rivitalizziamo la pompa naturale del fosforo in modo che tutti possiamo beneficiare di un mondo più ricco di nutrienti».