Il presidente Boric: lo Stato avrà una partecipazione del 50%+1 nella produzione di litio. Salvaguardare comunità e ambiente
In Cile accordo pubblico – privato per sviluppare l’industria del litio
Consejo de Pueblos Atacameños: un’intesa avvenuta alle spalle del popolo, si ripete la storia degli accordi senza partecipazione
[2 Gennaio 2024]
Il 29 dicembre, la società statale cilena Corporación Nacional del Cobre (Codelco) ha firmato un accordo con la compagnia privata Sociedad Química y Minera (SQM) per promuovere lo sviluppo dell’industria del litio nel Salar di Atacama, nella regione di Antofagasta , nell’estremo nord del Cile e in un comunicato il governo cileno sottolinea che «Grazie ad un’alleanza pubblico-privato, Codelco guiderà lo sviluppo del settore per i prossimi decenni. Si è avverata una notizia di carattere storico, poiché grazie ad un’alleanza pubblico-privato, lo Stato del Cile manterrà una quota di maggioranza nell’estrazione del litio».
Il Salar de Atacama si estende su circa 3.000 Km2 a 2.305 metri sul livello del mare. E’ una riserva naturale dove ci sono almeno il 25% delle riserve mondiali di litio ed il più grande giacimento di sale del Cile e uno dei più grandi del mondo.
L’accordo è frutto di un cammino iniziato il 23 aprile 2023, quando il presidente del Cile Gabriel Boric ha presentato al Paese la Estrategia Nacional del Litio, incaricando la Corporación de Fomento de la producción (Corfo) di trovare, attraverso Codelco, la formula migliore per garantire la partecipazione del Cile all’esplorazione e allo sfruttamento del litio e di altri minerali nel Salar di Atacama. Il 31 maggio Codelco e SQM hanno avviato un processo di negoziazione per la costituzione di un’associazione pubblico-privata per lo sviluppo congiunto di attività produttive e commerciali, concordando di associarsi a partire dal 1° gennaio 2025 in una società comune, con una partecipazione maggioritaria dello Stato (50% più un’azione) attraverso Codelco che consentirà di operare nel Salar de Atacama fino al 2060.
Il governo cileno spiega che «Il progetto ha tra le sue basi l’integrazione di tecnologie che consentano il progresso verso l’equilibrio idrico dell’ecosistema, nonché la partecipazione attiva delle comunità del territorio». L’accordo prevede anche il trasferimento a Codelco della proprietà delle concessioni attualmente gestite dalla compania mineraria privata nel Salar de Maricunga.
Boric aggiunge che «A partire dal 2025, grazie a questo accordo, lo Stato del Cile, le comunità e, in particolare, la Regione di Antofagasta, beneficeranno in vari modi: ricevendo dividendi come azionista; con il pagamento di canoni di locazione, canoni e imposte generali; con la garanzia della continuità operativa delle attività e con l’aumento della quota di produzione e vendita di litio».
Secondo il governo cileno, «Lo Stato del Cile aumenterà i benefici che riceve poiché, oltre alle tasse e ai canoni di locazione (che riceve Corfo), a partire dal 2025 riceverà profitti come azionista. Con questo passo, Codelco adempie al mandato dello Stato del Cile di cercare i percorsi migliori per ottenere la partecipazione statale alla produzione di #LitioPorChile e di altre sostanze minerali nel Salar de Atacama. Così cresce l’industria del litio, si sviluppano le capacità di ricerca e innovazione e generiamo anche nuovi posti di lavoro per i cileni, sempre nel rispetto delle comunità e dell’ambiente».
Per Boric «E’ un giorno storico per il presente e il futuro del Cile. Codelco ha raggiunto una storica alleanza pubblico-privato che ci permetterà di sviluppare l’industria del litio nel Salar de Atacama . Il minerale continuerà ad essere per i cileni. L’accordo costituisce una pietra miliare senza precedenti nell’industria mineraria cilena che garantisce la partecipazione dello Stato all’estrazione del litio, affinché esso non solo raccolga ma partecipi anche all’intero sforzo esplorativo, con la produzione e generazione di prodotti al litio con valore aggiunto. La trattativa è stata portata a termine grazie al lavoro delle società statali Codelco e della Corfo. L’alleanza avrà un tavolo tripartito che opererà a San Pedro de Atacama e sarà composto da rappresentanti di Codelco, SQM e Asociación de Consejeros de Pueblos Atacameños, per monitorare il buon sviluppo, la tutela del territorio e dell’ecosistema e il benessere delle comunità locali. Questo accordo apre le porte a un nuovo futuro per il Cile e il suo popolo. L’accordo porterà benefici a partire dal 2025, anno in cui lo Stato, le comunità e, in particolare, Antofagasta , riceveranno dividendi come azionisti attraverso il pagamento di canoni di locazione, royalties e tasse generali, tra le altre attività legate alla vendita del litio».
Boric ha concluso evidenziando che «La collaborazione mineraria pubblico-privata ad Atacama deve rispettare due condizioni fondamentali: la prima è garantire l’uso di nuove tecnologie di estrazione che permettano di espandere la produzione con il minor impatto possibile sull’ecosistema dei salar e la seconda è promuovere la partecipazione e il coinvolgimento delle comunità dei dintorni delle attività minerarie, perché lo sviluppo dell’industria non è possibile senza la comunità e senza la preservazione dell’ambiente».
Ma le prime critiche all’accordo pubblico-privato per l’estrazione del litio vengono proprio dalle comunità locali. In un comunicato stampa intitolato significativamente “Nunca más sin nosotros ni nosotras” (Mai più senza di noi), il Consejo de Pueblos Atacameños si dice fortemente dispiaciuto e si oppone a «Un “memorandum d’intesa” tra Codelco e SQM per prorogare un Accordo inconsultabile fino all’anno 2060».
Il Consejo de Pueblos Atacameños denuncia di aver appreso solo attraverso la stampa «Dell’aumento della quote di Produzione e vendita, oltre a prorogare fino al 2060 l’estrazione di acqua in un sistema altamente fragile e sensibile come il bacino acquifero del Salar de Atacama. In questo modo si allunga la vita estrattiva del progetto Salar Futuro, un progetto non valutato né dal punto di vista ambientale né sociale. E’ importante sottolineare che Codelco e SQM, rappresentato dal Sig. Máximo Pacheco dal Sig. Ricardo Ramos, hanno firmato un “Acuerdo de Voluntades” con il Consejo de Pueblos Atacameños per costituire un tavolo tripartito il cui obiettivo principale è garantire che la storia non venga ripetuta e di riconoscere il popolo Atacameño come detentore delle terre e dei territori e in particolare mettere al centro di ogni tavolo di lavoro e proiezione del litio per il Paese i trattati internazionali ratificati dal Cile, come la Convenzione 169 dell’International Labour Organization. Tutto questo, con trasparenza, dialogo diretto, partecipazione tempestiva e in buona fede. Chiediamo di non ripetere gli errori del passato e di sottoporre qualsiasi accordo tra Codelco, Corfo e SQM ai più alti standard internazionali in materia di partecipazione e consultazione indigena, per la sua rilevanza per il popolo Atacameño e il Paese».
Invece, nonostante le rassicurazioni e l’entusiasmo di Boric, per il Consejo de Pueblos Atacameños, «Quel che hanno fatto SQM e Codelco rappresenta non solo una violazione del tavolo tripartito e dell’accordo di dialogo, ma è anche un segnale di parole vuote da parte dello Stato del Cile nel suo reale impegno nei processi di partecipazione e dialogo. Pertanto, un “Memorandum d’intesa” non può essere concepito senza la partecipazione delle Comunità».
Il Consejo de Pueblos Atacameños conclude: «Ci è sempre stato detto che non esisteva alcun accordo verbale o scritto tra le parti, e oggi abbiamo appreso che il Salar sarà soggetto ad estrazione d’acqua fino all’anno 2060 come stabilito nel memorandum che emerge tra Codelco e SQM.Ribadiamo ancora una volta che queste previsioni devono essere deliberate e accettate da tutti gli abitanti del territorio.
Di conseguenza, invitiamo tutti i dirigenti di Codelco, SQM e Corfo a mantenere un dialogo trasparente, e soprattutto in buona fede, con i cittadini per l’importanza che ha per il Paese e il popolo di Atacameño».