Un osservatorio indipendente per tenere d’occhio il Pnrr del governo Draghi

16 organizzazioni della società civile chiedono trasparenza e pieno coinvolgimento nella definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza

[25 Febbraio 2021]

Il nuovo  Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dovrà servire a spendere oltre 209 miliardi di euro che sono, con tutta evidenza, la priorità che tiene insieme il governo di “unità nazionale” di Mario Draghi.

Il Next generation EU, tra le varie indicazioni, delinea, per l’approvazione e la gestione del Pnrr, la necessità di coinvolgere forze sociali e società civile.

ActionAid, Cittadinanzattiva, Legambiente, Slow Food, Fondazione Innovazione Urbana, Transparency International Italia, Ondata, Lunaria, Campagna Sbilanciamoci!, Monithon, Cittadini reattivi, Parliament Watch, Fondazione Etica, The Good Lobby, Amapola – progetti per la sicurezza delle persone e delle comunità,  Info.Nodes, Rinascimento Green, che oggi hanno annunciato congiuntamente la nascita di un Osservatorio nazionale indipendente per tenere d’occhio le scelte del governo Draghi, ricordano in un comunicato congiunto che « Il Next generation EU, tra le varie indicazioni, delinea, per l’approvazione e la gestione del PNRR, la necessità di coinvolgere forze sociali e società civile. Proprio quest’anno l’Italia è co-chair globale dell’Open Government Partnership, progetto che ha l’obiettivo di mettere a confronto referenti di istituzioni e attivismo civico per promuovere una governance inclusiva e trasparente, fattore che rende ancora più evidente la necessità di apertura».

Per questo, le 16 organizzazioni della società civile, che vantano una radicata presenza nei territori e una forte esperienza nel settore della trasparenza e rendicontazione, chiedono che «Come previsto dall’art.1 comma 1044 della Legge di Bilancio 2021 (L. 30 dicembre 2020, n. 178), entro il 28 febbraio sia emanato il decreto che definisce le modalità di rilevazione dei dati di ciascun progetto, da rendere successivamente disponibili in formato aperto e rielaborabile». E, per creare un’ampia campagna di monitoraggio civico e di ottenere uno strumento pubblico e aperto sul tracciamento dei dati finanziari legati al Piano, hanno promosso la creazione di un Osservatorio nazionale indipendente nell’ambito del programma Follow the Money – ideato all’interno del Festival della partecipazione 2020 – che intende >monitorare la qualità e l’inclusività del processo decisionale di costruzione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza».

I promotori sottolineano che «L’Osservatorio ha l’intento di aprirsi anche ad altri attori con competenze tematiche più specifiche, come quelle ambientali o legate alla transizione digitale, e verranno proposte iniziative di coinvolgimento dei territori che saranno impattati dalla realizzazione dei progetti previsti dal Piano».

Le associazioni chiedono che «Le prossime fasi del Piano siano frutto di un processo partecipato e inclusivo, che persegua la trasparenza e il monitoraggio sull’allocazione dei fondi, come già richiesto da numerose organizzazioni con le campagne #DatiBeneComune e #Ripartenzaaporteaperte, quest’ultima promossa da alcune associazioni facenti parte dell’Open Government Forum. Per far questo devono essere chiariti fin da subito i risultati attesi, finali e intermedi del Piano e devono anche essere rafforzate tutte le autorità di gestione, locali e nazionali, affinché ogni soggetto attuatore possa essere in grado di realizzare quanto prefissato e sia in grado di produrre dati di qualità, leggibili, interoperabili e aperti».