Che cos’è l’energia rinnovabile oggi, spiegato da Gianni Silvestrini
Sono tecnologie disponibili oggi e hanno costi sempre più bassi, in grado di rafforzare la sicurezza energetica del nostro Paese
La soluzione strutturale alla dipendenza del gas – russo e non – che sta condizionando la crisi energetica in corso quanto la guerra in Ucraina, passa solo per efficienza energetica e fonti rinnovabili: limitandosi a guardare a fotovoltaico ed eolico, nel nostro Paese sono già state avanzate richieste per allacciare alla rete elettrica nuovi impianti per 168 GW che aspettano solo di poter dare il proprio contributo.
Si tratta di impianti che non sempre vengono accolti con favore da parte di cittadini e amministrazioni locali, perché ciò che non si conosce fa sempre paura. Per questo occorre tornare a spiegare, con competenza e trasparenza, che cos’è l’energia rinnovabile.
Un compito che Gianni Silvestrini – decano dell’ambientalismo scientifico italiano, già direttore generale del ministero dell’Ambiente e oggi direttore scientifico del Kyoto club – ha trasformato in un libro, Che cos’è l’energia rinnovabile oggi, appunto.
Il libro pubblicato per Edizioni Ambiente è il quadro più completo e aggiornato del contributo che le energie rinnovabili possono dare alla decarbonizzazione dell’economia e alla crescita dell’occupazione, e un’analisi del ruolo strategico che giocano nel nuovo scacchiere internazionale, messo gravemente in crisi dalla guerra in Ucraina, che secondo l’autore “avrà impatti per più importanti che le crisi del Golfo”.
Nel testo, pensato per il grande pubblico, Silvestrini analizza gli sviluppi dell’eolico, a terra e offshore, del solare, della geotermia, delle biomasse, degli accumuli e dell’idrogeno, dell’efficienza energetica, e ne illustra le applicazioni in Italia, in Europa e a scala globale. Inoltre chiarisce il ruolo delle reti, nazionali e sovranazionali, nella transizione ecologica, e illustra gli sviluppi più innovativi, come le reti elettriche intelligenti e i sistemi di accumulo che mettono in collegamento le batterie domestiche e quelle dei veicoli.
Sono tecnologie disponibili oggi e hanno costi sempre più bassi: nel giro di pochissimo tempo, potrebbero rinforzare la sicurezza energetica del nostro Paese e contribuire ad ammortizzare le incertezze legate alla volatilità di gas, petrolio e nucleare. Che, come dimostrano i fatti di queste ore, oltre ad aggravare la crisi climatica hanno un peso determinante nell’innescare tensioni e conflitti e su cui è fondamentale dare avvio a un nuovo ambizioso piano energia-clima.