Cioccolato e sostenibilità: l’esperienza “Cacao corretto” in Ecuador
«L’agroecologia? Un modo di coltivare in armonia con la nostra Pacha Mama o madre terra»
In Ecuador, Cospe in collaborazione con Mani Tese e alcuni partner locali, ha avviato il progetto “Cacao corretto”. Finanziato dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, il progetto si concentra sulle filiere del cacao e del caffè. L’obiettivo è quello di promuovere una produzione ecologicamente sostenibile utilizzando pratiche e tecniche agroecologiche. Che cosa significa per gli abitanti e i produttori locali lo abbiamo chiesto a Eduardo Benavides, un apicoltore innamorato del suo lavoro, che abbiamo conosciuto in Ecuador lo scorso ottobre durante una missione. Quello che segue è la sua testimonianza.
In Ecuador l’agroecologia è relativamente nuova ma i suoi fondamenti e le sue tecniche erano già di fatto usati dai miei antenati ben prima dell’agricoltura estensiva (o convenzionale) dalla quale si distingue soprattutto perché non utilizza prodotti chimici. L’agroecologia è, infatti, un modo di coltivare in armonia con la nostra Pacha Mama o madre terra.
L’agroecologia soddisfa la mia parte spirituale e, al tempo stesso, produce alimenti deliziosi, sani e della mia terra – per le persone che mi circondano e per me stesso – riscattando, tra l’altro, anche la gastronomia tradizionale. Questa attività mi ha permesso di conoscere persone con ideali simili ai miei, fra gli altri quelli della conservazione ambientale e dell’uguaglianza sociale. Sono convinto, poi, che i semi rappresentino l’identità di un popolo e siano fondamentali per quella sovranità alimentare che nel nostro Paese è sancita nel piano nazionale del Buen Vivir. L’Ecuador è un Paese privilegiato dal punto di vista geografico: i diversi climi ed ecosistemi che si susseguono dalla costa all’Amazzonia, infatti, permettono la coltivazione di una grande varietà di piante e, per questo motivo, risulta illogico che i suoi abitanti soffrano di problemi alimentari.
L’agroecologia ha come obiettivo l’accesso ad alimenti di qualità per tutti, incentivando un consumo responsabile e costruendo un futuro con persone sane, felici ed equilibrate. La letteratura in tema di agroecologia è molto vasta e utile per mettere in pratica princìpi ed idee nella realtà del mio orto: i contributi dei miei amici agroecologi saranno quindi sempre importanti. Tuttavia, il momento della pratica nell’orto non è rimpiazzabile da un libro poiché le realtà agricole sono differenti per suolo, precipitazioni, ecc. Sono diverse, infatti, le sfide in ogni orto agroecologico, ma in tutti si assiste ad un processo di recupero e salvaguardia del terreno nonché all’ottimizzazione dei terreni e dell’acqua.
L’apicoltura, come l’agroecologia, tende a preservare l’ambiente grazie all’apporto delle api con il loro servizio di impollinazione. Queste, infatti, sono indispensabili per la diversità biologica del pianeta. Ho avuto la fortuna di crescere tra questi affascinanti insetti e penso di dedicare la mia vita a questo splendido lavoro. Sono ottimista per il futuro e penso di contagiare, con il mio entusiasmo, altre persone sull’importanza di coltivare i nostri propri alimenti o almeno di sensibilizzarle sull’origine degli stessi”.