Dieci idee per salvare il pianeta
Buoni consigli per dare il nostro contributo quotidiano al cambiamento, e imparare a vivere in modo più sostenibile
È recentemente uscito il volume “10 idee per salvare il pianeta (prima che sparisca il cioccolato)”, edizioni Città Nuova, a cura di Letizia Palmisano, giornalista ambientale, fra i promotori del Green Drop Award (il premio che dal 2012 viene assegnato nell’ambito della Festa del Cinema di Venezia ai film che hanno al centro della propria narrazione l’ambiente e l’ecologia) e Matteo Nardi, che è stato per quattro anni direttore di Legambiente Lazio.
Gli autori nella prefazione chiariscono bene il senso del loro lavoro: “Questo libro nasce dalla volontà di condividere la nostra comune visione del mondo attraverso lenti verdi. Abbiamo scelto dieci argomenti, consci che non avremmo potuto affrontare ogni aspetto legato alla sostenibilità in un unico saggio. (…) È il momento che ognuno faccia la sua parte perché i cambiamenti climatici in atto e il consumo indissoluto di risorse stanno avendo conseguenze devastanti sulla Terra, per come la conosciamo e la viviamo.”
Parole come sviluppo sostenibile, emergenza climatica, transizione ecologica sono ormai diventate molto comuni. I segnali che ogni giorno riceviamo dal Pianeta ci indicano l’urgenza di un cambiamento radicale.
Papa Francesco nella sua enciclica Laudato sì ha indicato chiaramente la visione di una “ecologia integrale”, a partire dalla convinzione che tutto nel mondo è connesso e che, come ci ha ricordato la pandemia, siamo interdipendenti gli uni dagli altri, e anche dipendenti dalla nostra madre terra.
Greta Thunberg è riuscita a mobilitare milioni di giovani in tutto il mondo per porre all’ordine del giorno dei governi mondiali l’urgenza di agire per contrastare il cambiamento climatico.
Viviamo in una società in cui spesso prevale il menefreghismo, la perdita del senso di appartenere ad una comunità e quindi di avere dei diritti, ma anche dei doveri, che ci derivano dallo stare insieme con gli altri. La domanda che ognuno di noi dovrebbe farsi ogni giorno, nella logica dell’etica della responsabilità, nel segno del “I care” di Don Lorenzo Milani, è: “Cosa posso fare io, nella mia vita quotidiana, per dare un piccolo contributo nel segno della sostenibilità?”
Il volume scritto da Letizia Palmisano e Matteo Nardi è in qualche modo una risposta a questa domanda.
Non è un ponderoso saggio pieno di dissertazioni teoriche, ma una vera e propria guida pratica con mille spunti, “pillole di sostenibilità”, mille “buone pratiche”, raccolte in dieci capitoli, su cosa noi possiamo fare qui ed oggi, senza dover aspettare l’impegno dei governanti, per dare il nostro contributo.
Il libro si snoda nella nostra vita quotidiana, partendo dall’abitazione in cui viviamo per farne Una casa a minimo impatto. “Secondo i dati diffusi dalla UE, gli edifici nel loro complesso incidono per il 40% del consumo energetico”, è quindi necessario adottare nella propria casa soluzioni che riducano l’energia necessaria e scegliere fonti rinnovabili.
Mangiare sano fa bene a te e al pianeta. La produzione di cibo contribuisce in maniera importante alle emissioni di gas serra, la filiera agroalimen-tare ha sprechi e consumi eccessivi in ogni singolo anello della catena. “Una dieta sana e sostenibile è il primo passo per contrastare la crisi climatica.” Ad esempio “Meglio prediligere un’alimentazione sana e a basso impatto ambientale, come quelle con un alto contenuto di cereali, legumi, frutta e verdura, ma anche noci e semi29.
Sostenibilità a misura di bambini. “Di quanti giochi ha bisogno un bambino? Infinitamente meno di quelli presenti nelle camerette che spesso esplodono di balocchi di ogni tipo. È forse il caso di iniziare a puntare più sulla qualità che sul- la quantità (…) sono davvero tante le attività che si possono ideare in casa senza acquistare nulla. Ci si diverte impastando acqua, sale e farina.”
Al servizio dei mezzi o dei mezzi al proprio servizio? “Quante persone vanno ogni giorno con l’auto in palestra per poi correre sul tapis roulant? Quante restano bloccate nel traffico per ore per coprire un tragitto che avrebbero potuto percorrere a piedi? Quante ancora disperano di riuscire a trovare un parcheggio sotto l’ufficio che si trova nei pressi di una stazione della metro? Vivere diversamente è tuttavia possibile, facile, soddisfacente e si può iniziare a farlo ora. Muoversi in modo più sostenibile significa risparmiare tempo, denaro e avere una mente e un corpo più sani.”
A scuola di ecologia. “l’importanza pedagogica dell’esempio che può arrivare da scuole gestite come ecosistemi virtuosi capaci di mostrare ai ragazzi (e alle famiglie) come sia possibile ridur- re l’impronta ambientale nelle scelte quotidiane.”
Nuvole nere. “le tecnologie digitali sono responsabili del 4% delle emissioni di gas serra e la richiesta di energia aumenta ogni anno del 9%. (…) La sostenibilità nella produzione e utilizzo dei dispositivi elettronici è un tema estremamente urgente”
Come rendere green l’ufficio. “L’ecosostenibilità non si deve fermare sull’uscio di casa, va portata ovunque, anche a lavoro.”
Un futuro all’ombra. Piantare un albero è un gesto di una semplicità disarmante, ma contemporaneamente capace di apportare cambiamenti tangibili a breve e lungo termine, in noi stessi e nell’ambiente che ci circonda.”
Come organizzare feste e matrimoni ecosostenibili. “Condividere con gli altri i giorni di festa è una gioia. Che si tratti di un compleanno, un battesimo o il matrimonio, che si sia in dieci o in cento, durante la vita di ognuno di noi non mancano i momenti di ritrovo e di giubilo. Chi li organizza, cerca di pianificare tutto in ogni dettaglio affinché siano occasioni piacevoli, se non addirittura memorabili.” E’ possibile farlo anche in modo eco-friendly.
Uscire dalla zona divano. “Secoli di evoluzione e scoperte tecnologiche ci hanno portato ad affondare sempre più in un divano fatto di certezze, serenità e bibite gassate. (…) Tutto infatti parte dalla scelta, la scelta di essere persone capaci di uscire dal proprio comfort ogni giorno ed essere in grado di spezzare la routine e il sistema di valori senz’anima proposti dalla nostra società.“
In appendice (e nei portali www.letiziapalmisano.it e www.notiziegreen.it) poi, alcune “storie di chi ha già iniziato a realizzare quel cambiamento che vorremmo vedere nel mondo” (…) esempi virtuosi che possono essere contagiosi.
E facciamo “contagiare” da queste idee, da queste “pratiche”, preoccupiamoci del futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti.