Diversità bioculturale, è Kimani il vincitore del premio di tirocinio “David Solazzo”
L’iniziativa nasce da una collaborazione tra la famiglia Solazzo, Cospe e l’Ateneo fiorentino in memoria del cooperante scomparso nel 2019
Il premio di tirocinio “David Solazzo”, nato in memoria del cooperante (nella foto) scomparso a Capo Verde nel 2019, è un’iniziativa realizzata in collaborazione con Cospe, la famiglia Solazzo e il dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali dell’Università degli Studi di Firenze.
Il premio è nato con l’intento di continuare la missione di un giovane che ha dedicato la sua vita a promuovere il cambiamento positivo in ambito sociale ed ambientale, offrendo a giovani laureati che hanno focalizzato le loro tesi di laurea magistrale su tematiche legate alla diversità bioculturale e alla conservazione degli ecosistemi, l’opportunità di contribuire concretamente a progetti ed iniziative che favoriscano il cambiamento sociale.
Il tirocinio offre l’opportunità di lavorare a stretto contatto con il team di Cospe, partecipando attivamente a progetti di sviluppo sostenibile, inclusione sociale e promozione della diversità culturale. Quest’esperienza sul campo consentirà ai neolaureati di applicare le conoscenze acquisite durante gli studi universitari e di contribuire in modo significativo ad iniziative che hanno un impatto reale sulle comunità.
Il vincitore dell’edizione 2023 del premio di tirocinio “David Solazzo” è Stephen Kimani, giovane keniota attualmente frequentante l’ultimo anno del master in gestione delle risorse naturali per lo sviluppo rurale e tropicale presso l’ateneo fiorentino.
Stephen ha conseguito una laurea triennale presso l’Università di Nairobi, con specializzazione in Economia agraria ed un diploma avanzato in agricoltura. Con una precedente esperienza nel settore dell’energia verde in Kenya, Stephen Kimani si sta ora preparando a svolgere il suo progetto di ricerca per la tesi in Eswatini, dove collaborerà con Cospe per tre mesi, da febbraio ad aprile, nell’ambito del progetto Trail – Transfrontier adaptation initiative in Lubombo.
Il progetto di tesi di Stephen prevede di intraprendere uno studio sulla gestione sostenibile delle risorse idriche a livello comunitario, esplorando in particolare il modo in cui le persone interagiscono con l’acqua e l’impatto dei cambiamenti nei sistemi idrici sulle loro scelte e sui loro mezzi di sostentamento.
«Non vedo l’ora di vivere questa esperienza in Eswatini, che mi aiuterà a sviluppare ulteriormente la mia carriera e la mia passione per lo sviluppo guidato dalle comunità e la gestione sostenibile delle risorse naturali», dichiara Stephen.
Il premio di tirocinio “David Solazzo” rappresenta una grande opportunità per giovani laureati desiderosi di mettere in pratica le proprie competenze in un contesto che promuove la solidarietà, l’inclusione e la sostenibilità, guardando con fiducia ad un futuro in cui questo premio possa ispirare e formare nuove generazioni di attivisti e operatori del cambiamento sociale.