In memoria di Roberto Peccei

Il 1 giugno è mancato Roberto Peccei. A 78 anni scompare un uomo colto, appassionato, disponibile e pieno di iniziative. Roberto era professore emerito di fisica e astrofisica dell’University California Los Angeles (UCLA), dopo una lunga attività scientifica che ha toccato il MIT di Boston, la Stanford University e il Sincrotrone ad Amburgo, ma era anche il primogenito del grande Aurelio Peccei, il fondatore e presidente (sino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1984) del Club di Roma, il pionieristico think-tank internazionale che con il suo primo rapporto “I limiti alla crescita” scatenò il dibattito mondiale sull’impossibilità di proseguire in una crescita umana materiale e quantitativa in un pianeta dai limiti biofisici definiti.

La forte amicizia che ho avuto il piacere di avere con Aurelio Peccei, e che mi ha dato tantissimo umanamente e professionalmente, si è “ampliata” a Roberto, proprio dopo la scomparsa di Aurelio. Nel 1984 Roberto, insieme a Umberto Colombo, autorevole chimico e allora presidente dell’ENEA, mi chiamò a far parte del Board della neonata Fondazione Aurelio Peccei destinata a diffondere e approfondire i temi e le proposte avviate da Aurelio. La Fondazione venne subito riconosciuta dal Club di Roma internazionale come la sua sezione italiana.

Il WWF si è offerto di ospitare le riunioni della Fondazione presso la sua sede nazionale e ha avuto il piacere di ricevere Roberto ogni anno, collaborando fin dal 1986 all’organizzazione delle annuali Aurelio Peccei Lectures, tenute da grandi esperti su temi relativi alle scienze della Terra, alle dimensioni sociali ed economiche dello sviluppo e alla sua sostenibilità, spesso in coincidenza con il lancio di edizioni italiane di volumi che hanno fatto la storia della cultura della sostenibilità, vere e proprie operazioni culturali che il WWF ha patrocinato e sostenuto, incrementando così nel tempo la propria credibilità scientifica e autorevolezza. Merita ricordare l’organizzazione di due grandi conferenze internazionali a Roma, una nel 2008 per i 40 anni del Club di Roma e i 100 anni dalla nascita di Aurelio Peccei e l’altra nel 2018 per i 50 anni del Club di Roma, che hanno visto la presenze di alcune delle figure più importanti e significative a livello internazionale della global sustainability.

Negli anni l’amicizia e la collaborazione con Roberto, che aveva  tante caratteristiche umane di suo padre Aurelio, si e’ cementata, è stato come un fratello maggiore con cui scambiare stimoli, esperienze e conoscenze. Una persona gentile, colta e ricca di umanità, una persona con caratteristiche sempre più rare che ci mancherà moltissimo.