L’Autorità per la laguna di Venezia è (ancora) senza Presidente

Istituita oltre tre anni fa per colmare la soppressione del “Magistrato alle acque”, risalente al 1500, è senza guida perché non individuata dal Governo

L’istituzione dell’Autorità per la laguna di Venezia è stata decisa nel 2020 con approvazione del Consiglio dei ministri del 7 agosto, vale a dire più di tre anni or sono.

Tale strumento tecnico e politico nello stesso tempo, nelle intenzioni del Governo, doveva colmare il vuoto di competenze e di decisione determinato dalla soppressione della storica istituzione del “Magistrato alle acque” – la cui fondazione risaliva, ricordiamolo, al 1500 – ad opera del Governo Renzi.

Da allora ad oggi le funzioni dell’ex Magistrato sono state accorpate al Provveditorato delle opere pubbliche, organo del Ministero delle infrastrutture e trasporti (Mit).

La mancata nomina del Presidente dell’Autorità blocca di fatto ogni attività di quelle alte e complesse affidate dalla norma all’Autorità, che possiamo così riassumere:

– Esercitare tutte le competenze di gestione e realizzazione delle opere in laguna di Venezia e della sua salvaguardia;

– Provvedere a mettere in essere le modalità necessarie alla liquidazione del Consorzio Venezia nuova;

– Attivare la costituzione della Società in House per la gestione e manutenzione del Mose, nonché ad interagire con il Commissario ad hoc per il completamento dell’opera;

– Stabilire le modalità del collaudo del Mose e della consegna dell’opera allo Stato.

– Definire l’organigramma dell’Autorità per proporlo al Ministro e al Comitato interministeriale per Venezia al fine di assicurare le risorse stipendiali necessarie al funzionamento;

– Stabilire le modalità per l’assunzione del personale (a tempo indeterminato) che andrà a costituire l’organico dell’Autorità medesima.

Per questo articolato e impegnativo compito, affidato dalla legge all’Autorità per la laguna di Venezia, serve una figura che abbia servito lo Stato in posizione di responsabilità e comando, che conosca bene e nel dettaglio i diversi aspetti d’uso della laguna di Venezia e della sua salvaguardia attiva, in una visione moderna e proiettata al futuro soprattutto in previsione degli effetti del cambiamento climatico sul livello del medio mare.

Non è possibile che il Governo in carica dopo tre anni non abbiano ancora saputo (o voluto) individuare la persona più adatta a ricoprire il ruolo di Presidente.