La Naturopatia – un universo di forze naturali al servizio dell’uomo
Vis medicatrixnaturae: la forza curativa della natura sta alla base della Naturopatia e delle cosiddette Medicine Naturali in generale. Una Natura che deve essere tutelata in tutte le sue forme, perché una natura inquinata e insana non può curare l’uomo, anzi! Questo circolo virtuoso o vizioso esemplifica in modo molto semplice come sia fondamentale il rispetto dell’uomo verso la natura affinché la stessa possa curare e salvare l’essere vivente: è un semplice rapporto biunivoco, che purtroppo non è ancora del tutto compreso e integrato nella vita quotidiana del singolo.
La naturopatia ricorre all’energia delle piante, dei minerali, dell’acqua, della terra, delle stagionalità, dei flussi lunari e solari per sostenere l’uomo, curarlo, preservarne la salute e il benessere psicofisico. Le proprietà dei metodi di cura naturali sono state riconosciute anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che le ha definite Medicine Tradizionali non convenzionali e che secondo la definizione ufficiale includono “diverse pratiche sanitarie, approcci, conoscenze e credenze che prevedono l’uso di medicamenti a base di piante, animali e/o minerali, terapie spirituali, tecniche manuali e attività che vengono utilizzate singolarmente o in combinazione al fine di mantenere il benessere, curare, diagnosticare o prevenire malattie”.
Gli operatori del Naturale
Le terapie e le tecniche naturali non convenzionali vengono utilizzate sia da medici sia da non medici, in ambiti e con disciplinari differenti.
E’ di pertinenza del medico la diagnosi e la terapia. E’ sempre di pertinenza del medico l’esercizio di specialità terapeutiche come l’agopuntura, l’omeopatia, l’osteopatia e la medicina ayurvedica, pratiche utilizzateper curare i pazienti.
Oltre al medico specializzato in terapie complementari non convenzionali, un’altra figura professionale si profila ad operare in campo naturale , quella delnaturopata. Il naturopata si muove nell’ambito della prevenzione edell’educazione al benessere e alla sua salvaguardia, in ottemperanza alle leggi della natura. La salute infatti è molto di più che la mera assenza di malattia. L’OMS definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità”. E non solo l’OMS aggiunge “L’educazione alla salute comprende le opportunità di apprendimento costruite consapevolmente che coinvolgono alcune forme di comunicazione, ideate per conoscere meglio la salute, per migliorare le cognizioni, e per sviluppare quelle capacità di vita che contribuiscono alla salute del singolo e della comunità”.
La Naturopatia riveste quindi una posizione di grande rilievo, che merita il giusto riconoscimento. Tutelare lo stato di Benessere attraverso un’educazione eubiotica, che considera l’alimentazione nella sua globalità (combinazione dei cibi, livelli acidi/alcalini, le modalità e i tempi dedicati alla preparazione dei cibi), il rispetto delle stagionalità, la conoscenza di rimedi erboristici, fitoterapici e floreali che possono prevenire e supportare nella cura di certi disturbi cronici. La naturopatia diffonde la pratica di discipline atte a mantenere il corpo e la mente flessibili come il Qi Gong, lo Yoga, trattamenti di riequilibrio energetico come lo Shiatsu, il Tuinà, la reflessologia plantare. Esiste una vasta rosa di strumenti con il quale il Naturopata può operare nella diffusione della Salute.
L’aspetto importante che distingue gli intenti della Naturopatia da quelli della Medicina convenzionale è la presa in carico dell’uomo nella sua totalità. Infatti a lato di una medicina sempre più specializzata (per fortuna) che studia, analizza e cura la parte, la Naturopatia si occupa del tutto, tutto l’organismo, calato nel suo ambiente, che partecipa del disturbo sintomatico e ne viene influenzato, alterato, disequilibrato. Per questo sarebbe auspicabile che la naturopatia e le sue declinazioni venissero considerate discipline complementari e non alternative: il naturopata non vuole e non deve contrapporsi a nessuna figura medica, ma integrarsi nella cura della persona, perché prevenire è meglio che curare!