Nuova vita ai rifiuti organici, grazie al vermicompostaggio
Scapigliato e Bioxplosion insieme per unire economia circolare e agricoltura, nel segno dell’innovazione
La transizione ecologica è un percorso fondato su tecnologia e innovazione, pensato per promuovere il benessere delle persone rispettando i cicli naturali del nostro pianeta. Un mix di fattori che Scapigliato sta unendo facendo leva sulle competenze presenti in Toscana, come nel caso dell’azienda Bioxplosion della Tenuta Isola attiva nel Parco regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli.
«Siamo uno dei più importanti International trotting center, che ospita circa 200 cavalli – spiega Violante Mori di Bioxplosion, nel corso dello speciale di Granducato Tv Scapigliato – La sostenibilità ambientale attraverso l’innovazione tecnologica – Abbiamo ideato un macchinario che riesce a eliminare il problema dello smaltimento del letame, traendone anche un profitto grazie all’humus prodotto in modo molto innovativo, ovvero industrializzando un processo che fino a pochi anni fa era molto basilare».
L’innovazione punta infatti sul vermicompostaggio, ovvero un processo di stabilizzazione del materiale organico mediante bio-ossidazione ad opera dei lombrichi, che permette di ottenere un prezioso ammendante organico – chiamato casting, humus da lombrico o vermicompost –, inodore e ricco di elementi nutritivi.
«La nostra è una bio-macchina con temperatura controllata, sensori, e lombrichi che lavorano giorno e notte per 365 giorni l’anno, trasformando gli scarti che vengono immessi in un prodotto inodore e pronto per l’agricoltura», aggiunge Tommaso Pardi per Bioxplosion.
Il sistema brevettato da parte di Bioxplosion si annuncia così particolarmente promettente per la gestione sostenibile di sottovaglio (prodotto dall’impianto di trattamento meccanico-biologico a partire dai rifiuti indifferenziati dei cittadini) e digestato, che verrà prodotto dal biodigestore anaerobico previsto nella “Fabbrica del futuro” di Rosignano.
«Scapigliato è la “Fabbrica del futuro” e allora ci siamo detti: perché non presentiamo questo progetto e insieme lanciamo una grandissima sfida? Alla parte organica dei rifiuti generati dalle famiglie possiamo dare una nuova vita, grazie lombrichi», conclude Pardi.