In arrivo dal territorio locale più dell’80% dei partecipanti al “Porte aperte”
Oltre 500 persone in due giorni a Scapigliato, una casa di vetro per l’economia circolare
Il sindaco Donati: «Si tratta di uno dei principali cardini nel sistema toscano di gestione dei rifiuti ma non è ancora sufficientemente conosciuto, per questo c’è bisogno di farlo vedere»
Oltre 500 cittadini hanno partecipato all’evento “Porte aperte a Scapigliato”, visitando l’omonimo Polo impiantistico di Rosignano Marittimo nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 ottobre.
Un’iniziativa che ha raccolto grande interesse, soprattutto da parte del territorio locale: più dell’80% dei partecipanti proveniva infatti dal Comune sede d’impianto e da quelli limitrofi.
Per tutti è stata l’occasione di osservare in prima persona il funzionamento di uno dei più importanti poli dell’economia circolare presenti in Toscana, attraverso visite guidate agli impianti condotte insieme ai tecnici e alla dirigenza di Scapigliato, che hanno soddisfatto la curiosità dei visitatori rispondendo a tutte le numerose domande di approfondimento giunte dal pubblico.
«La nostra è una società importante per il territorio, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche socio-economico – hanno evidenziato Marco Colatarci e Alessandro Franchi, rispettivamente presidente e ad di Scapigliato – Si parla di una realtà che fattura ogni anno circa 50 milioni di euro, di cui circa 20 di valore distribuito sul territorio delle Province di Livorno e Pisa, all’interno di un processo di trasformazione da sito esclusivamente di smaltimento, a polo industriale dove si recuperano dai rifiuti materia ed energia».
Nel corso delle due giornate i partecipanti, suddivisi in piccoli gruppi per migliorare la qualità dell’esperienza, sono entrati nel cuore del Polo impiantistico, toccando con mano i risultati che sta portando l’attuazione di un Piano industriale da circa 90 milioni di euro.
«Scapigliato – ha spiegato il sindaco, Daniele Donati – è uno dei principali cardini nel sistema toscano di gestione dei rifiuti, che tutta la nostra comunità continua a generare ogni giorno. Una realtà che spesso non è sufficientemente conosciuta, per questo c’è bisogno di far vedere questo polo impiantistico, dove vengono impiegate le migliori pratiche e tecnologie disponibili per valorizzare o smaltire in sicurezza i rifiuti in un’ottica di economia circolare. La stessa che ispira il nuovo Piano regionale che ha appena ricevuto il primo via libera dal Consiglio».
Le fasi dell’open day sono state strutturate seguendo passo per passo l’iter di gestione dei rifiuti in ingresso al Polo, autorizzato a ricevere solo quelli non pericolosi, di origine urbana o speciale (ad esempio proveniente da attività produttive).
Protagonista della prima tappa è stata dunque l’area di pesa, dove vengono pesati gli automezzi che conferiscono agli impianti ed avviene la pre-accettazione e verifica documentale dei rifiuti in ingresso, che per gli speciali inizia ben prima del conferimento e prosegue con varie fasi di controllo (documentale, radiometrico, visivo, analitico, ecc), nel rispetto della normativa vigente.
Il tour è dunque proseguito dove vengono diretti i rifiuti urbani indifferenziati, all’impianto Tmb composto da una fase di trattamento meccanico (sottoposta ad ammodernamento tecnologico nel 2021) e da una successiva di biostabilizzazione.
La raccolta differenziata del “verde”– composta da sfalci e potature – viene invece indirizzata presso l’impianto di compostaggio, da cui inizia il processo di produzione del Terriccio Buono, l’ammendante di cui Scapigliato ha donato finora 75mila sacchi da 20 litri ciascuno alle famiglie della Val di Fine.
Le visite guidate hanno poi esplorato i tre principali periodi di vita di una discarica controllata, tutti visibili all’interno di Scapigliato: la fase operativa, quella che assicura lo smaltimento in sicurezza di quei rifiuti speciali non pericolosi da cui non è stato possibile ricavare materia o energia; la fase transitoria, dove i conferimenti sono terminati ed è presente una copertura provvisoria mentre terminano i fenomeni di assestamento; la fase di gestione post-operativa, nell’invaso dove i conferimenti sono terminati nel 2001, che per almeno 30 anni verrà accuratamente gestita e monitorata.
Le soste hanno poi interessato l’impianto di accumulo e trattamento del percolato, realizzato nel 2022 da Scapigliato con un’avanzata tecnologia a membrane, e infine l’impianto di cogenerazione: qui una rete di captazione convoglia il biogas – una fonte di energia rinnovabile ricca di metano, che si genera naturalmente dalla biodegradazione dei rifiuti organici presenti in discarica –, per trasformarlo nell’elettricità che Scapigliato Energia distribuisce a prezzo agevolato a cittadini e imprese del territorio.
«Quella che una volta era semplicemente una discarica, oggi è a tutti gli effetti un polo impiantistico per la gestione dei rifiuti con una visione molto più ampia – ha aggiunto Vincenzo Brogi, assessore all’Ambiente di Rosignano Marittimo – Credo che iniziative come questa siano molto importanti per coinvolgere la cittadinanza e comunicare questa realtà. Scapigliato non solo lavora seguendo un’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) che comporta tutta una serie di controlli da parte delle autorità preposte, ma in quanto realtà totalmente pubblica è un libro aperto ed è importante che i cittadini possano leggerlo: l’ampia partecipazione di oggi mostra che l’interesse verso Scapigliato è tanto, è dunque giusto valorizzarlo».
«L’economia circolare è un fattore di sviluppo sostenibile alla base del nostro futuro, e in quest’ottica Scapigliato rappresenta un polo d’importanza strategica – ha concluso la vicesindaca di Rosignano Marittimo, Licia Montagnani – che oggi i cittadini possono vedere in funzione con i propri occhi. Osservare come i rifiuti vengano gestiti con professionalità e trasparenza credo sia molto importante, e possa incoraggiare tutti ad agire con responsabilità nella propria vita quotidiana senza abbandonare i rifiuti, ma conferendoli in modo corretto».