Rhet, alla scoperta del futuro remoto visto da una civiltà aliena
Rhet è un’avventura di fantascienza ambientata prevalentemente sul pianeta extrasolare che dà il titolo al romanzo, dove prospera una civiltà aliena costituita da tre popoli: i [Driihh], esploratori dello spazio, i [Gummhh], operosi e dediti all’economia di sussistenza e alle infrastrutture, e i [Lypphh], reietti esiliati in un’isola-continente dove vivono in condizioni tecnologiche e culturali arretrate.
Si tratta di un romanzo elaborata a quattro mani, frutto di Marco Capocasa (antropologo e biologo nutrizionista) e Giuseppe Di Clemente (laureato in economia aziendale), pubblicato per Edizioni Dialoghi – Gruppo Editoriale Utterson.
Il lettore di Rhet si troverà a seguire vicende che si sviluppano in un futuro remoto, scoprendo pagina dopo pagina le vite di tre personaggi, ciascuno appartenente ad uno dei tre popoli. Le loro vicissitudini finiscono per intrecciarsi, divenendo indissolubilmente legate nel corso di un viaggio nello spazio profondo che li porterà in un sistema solare a loro ignoto, verso un destino comune, verso l’origine stessa della loro civiltà.
Tuttavia, il vero viaggio compiuto dai personaggi sarà interiore. La ricerca del proprio posto nel mondo li porterà ad una profonda conoscenza di sé, a crisi di identità, a dover superare prove impreviste grazie alle quali scopriranno i propri limiti, il modo di superarli e cambiare, crescere, maturare e poi scegliere.
È un racconto incentrato sull’ostinazione di donne che non si arrendono ai retaggi della propria società e che lottano senza sosta perché il proprio talento e il libero pensiero non siano mera espressione del genere o dell’appartenenza a un gruppo umano. In questo racconto saranno tessute tante barriere invisibili e loro, infine, le disferanno, affermandosi e surclassando ogni pregiudizio.
Rhet è il prequel di Elbrus, romanzo pubblicato nel 2020 da Armando Curcio Editore, la cui trama si sviluppa in uno scenario in cui la produzione indiscriminata di gas serra, derivanti dalle attività antropogeniche, ha contribuito ad incrementare in maniera drammatica lo scioglimento dei ghiacci ai poli, il degrado dei suoli e i fenomeni di desertificazione, producendo nuovi equilibri geopolitici.
Sovrappopolamento e migrazioni di massa divengono parte di un problema più esteso, quello dell’imminente scarsità di risorse e delle conseguenti enormi difficoltà nel garantire il sostentamento del genere umano.
Rhet condivide il medesimo universo narrativo di Elbrus, un universo nel quale nessun fenomeno fisico può andare oltre la velocità della luce.
Il suo tessuto spazio-tempo discontinuo, non lineare, disomogeneo, si esplicita nell’esistenza di “ponti”, cunicoli dello spazio-tempo attraverso i quali le navi spaziali possono raggiungere luoghi a distanze inimmaginabili e in maniera quasi istantanea.