Negli ultimi anni il Polo impiantistico ha già ospitato circa 40 sopralluoghi delle autorità
Scapigliato, nuova Commissione comunale d’inchiesta? La società: «Totalmente d’accordo»
«Siamo disponibili e interessati a fornire ogni ulteriore informazione. Sperando che l’interesse sia quello di conoscere e approfondire, e non fare campagne strumentali»
Il neonato comitato “Scapigliato punto e a capo” si è dato l’obiettivo di «raccogliere firme da presentare al Comune di Rosignano Marittimo, per chiedere l’istituzione di una Commissione di inchiesta sulla discarica di Scapigliato. Sabato – dichiarano dal comitato – daremo il via alla raccolta firme; tutti i cittadini di Rosignano avranno la possibilità di firmare e di partecipare alla diffusione dell’iniziativa».
Da parte sua la società, attiva nell’economia circolare e interamente pubblica, è intervenuta oggi nel merito dichiarandosi «totalmente d’accordo» all’avvio della Commissione d’inchiesta: «Scapigliato è una casa di vetro ed è la società in assoluto più controllata e monitorata del nostro territorio. Comunque, il Comune faccia quello che ritiene utile e necessario», sottolineano dall’azienda.
Del resto non si tratta di un’iniziativa “originale”. Già nel 2019, ad esempio, la società fu oggetto d’indagine da parte della Commissione regionale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti – cui parteciparono consiglieri di Pd, M5S, FdI e gruppo Misto –, la quale alla fine dichiarò che «Scapigliato è un esempio di sistema virtuoso», e che «è una struttura che merita credibilità e sostenibilità». Un esempio tra tanti.
«Negli ultimi due anni – argomentano da Scapigliato – abbiamo avuto circa 40 tra sopralluoghi, ispezioni, controlli e verifiche da parte di Arpat, Guardia di Finanza, Procura della Repubblica e Noe, senza contare i controlli e le ispezioni da parte della Regione Toscana. Il Comune di Rosignano, inoltre, che peraltro svolge anche una funzione di controllo analogo, ha svolto Commissioni consiliari speciali su Scapigliato, in particolar modo in relazione alle più recenti indagini della magistratura, e la società ha fornito ogni informazione e dettaglio perché fosse ben conosciuta la realtà dei fatti. Come ogni struttura destinataria dello smaltimento finale dei rifiuti non mancano certo indagini che l’hanno coinvolta e la coinvolgono (come Dangerous trash e Stop stinks, che si protraggono da anni senza ancora aver emesso alcuna condanna, ndr), ma mai, fino ad ora, qualcuno ha potuto dimostrare che la società abbia avuto comportamenti difformi dalla corretta applicazione dei principi di legalità».
Per incrementare ulteriormente il tasso di trasparenza verso tutti gli stakeholder, Scapigliato mesi fa ha lanciato una nuova campagna di comunicazione sulle attività aziendali, invitando al contempo chiunque sia interessato a far visita agli impianti; dal 2019 la società ha inoltre dato vita al Comitato circondario – composto da cittadini residenti intorno al Polo impiantistico – riunitosi anche recentemente per una costante informazione sulle attività di gestione rifiuti e non solo.
Anche in questa occasione «non ci pare di aver ricevuto segnalazioni per problemi ambientali e/o allarmi per danni alla salute. Siamo disponibili e interessati, tuttavia, a fornire ogni ulteriore informazione. Sperando – concludono da Scapigliato – che l’interesse sia quello di conoscere e approfondire, e non fare campagne strumentali, che lancino “dubbi” o facciano “supposizioni” senza riscontro, per battaglie di principio su un tema così delicato come quello dei rifiuti».