Quando il turismo è sinonimo di conoscenza e ricchezza: i progetti Cospe a Cuba
L’estate è arrivata, ed è tempo di vacanze: milioni di persone in tutto il pianeta sono in partenza, per conoscere nuove culture, nuovi luoghi o semplicemente per trovare un po’ di relax, lontano dal tran tran del quotidiano. E come ogni estate si mette in moto la macchina del turismo, una delle “industrie culturali” tra le più lucrative al mondo, che ha un impatto così forte da cambiare i rapporti tra la dimensione locale e il resto del mondo e che può portare alla creazione di strutture e investimenti appositi; per molti paesi il turismo è la ricchezza principale, che ha sostituito gli altri settori economici.
Questo poiché la crescita dell’industria turistica viene spesso vista l’unica fonte in grado di produrre ricchezza, in quanto può portare ad un aumento delle opportunità lavorative e dei redditi, a un’espansione dei commerci e a un conseguente miglioramento della qualità della vita della popolazione ospitante. In realtà in molti paesi è diffusa la “fuga del reddito” (leackage): la maggior parte delle entrate economiche derivanti dal turismo torna infatti ai paesi da cui provengono i viaggiatori, ossia nei paesi ricchi, dove sono concentrate la maggior parte delle imprese del settore turistico.
Per questo è fondamentale puntare su un’economia responsabile del turismo, che si fonda su una concezione alternativa del profitto, che pensa che le relazioni paritarie tra soggetti del nord e del sud del mondo siano il vero capitale su cui fondare un progetto economico. Il turismo deve essere attuato secondo principi di giustizia economica e sociale, nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali: solo così può diventare volano di uno sviluppo sostenibile per tutti. I viaggi di turismo responsabile rappresentano quindi un’opportunità concreta di partecipazione e anche di scambio interculturale: i viaggiatori possono contribuire, attivamente, a sostenere lo sviluppo delle comunità locali mentre quest’ultime hanno modo di essere protagoniste dell’accoglienza e di veder valorizzate le proprie tradizioni e culture.
È seguendo quest’ottica che Cospe ha iniziato a collaborare con Planet Viaggi Responsabili, con lo scopo di incoraggiare un turismo sostenibile, un incontro diretto con le comunità locali e far conoscere i propri progetti a chiunque lo desideri.
In particolare Cospe e Planet Viaggi propongono un itinerario di viaggio a Cuba, per conoscere le numerose sfaccettature dell’isola caraibica anche attraverso l’esperienza di chi da anni vive e lavora sull’isola, a contatto diretto con le persone. Un percorso alla scoperta di bellezze naturali incredibili, e di un paese in trasformazione, mostrato attraverso le esperienze di giovani, donne, anziani, uomini e bambini che amano il Paese, lo vivono e lo sentono.
È in questa Cuba che Cospe lavora proponendo visite ai suoi progetti, presentando le comunità con cui lavora: un viaggio che parte dal Punto Guajiro, meglio noto come Punto Cubano, tradizione di improvvisazione in versi dei contadini di Mayabeque riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale di Cuba, allo stile di vita basato sulla permacultura di Sancti Espiritu; dalle strade habaneras che con le loro di/costruzioni raccontano un passato ricco di storia e cultura, alle piccole comunità del centro del paese con visita alle piantagioni di tabacco, alle esperienze agro-ecologiche delle fattorie inserite nei percorsi turistici di Viñales. Un viaggio che vuole raccontare quanto si sta facendo per accompagnare i processi di trasformazione (politici, ambientali ed economici) in atto e che vuole essere occasione di conoscenza di sé e dell’altro, dei luoghi, della cultura, della storia dell’isola.
di Cospe per greenreport.it