Banca mondiale: il passaggio al trasporto sostenibile può portare a un risparmio di 70 trilioni di dollari entro il 2050

I trasporti globali a un bivio: emissioni zero per rilanciare l’economia e ridurre le disuguaglianze (VIDEO)

Guterres: ogni dollaro investito nel trasporto pubblico crea tre volte più posti di lavoro rispetto alla costruzione di nuove autostrade

[15 Ottobre 2021]

Mentre la scienza dimostra che, per prevenire maggiori impatti climatici, è necessaria un’azione urgente per mantenere a portata di mano il limite di dell’aumento della temperatura globale entro i + 1,5° C, il mondo è ancora alle prese con il Covid-19, che ha interrotto le catene di approvvigionamento globali, invertito anni di progresso dello sviluppo e ha spinto circa 120 milioni di persone di nuovo in povertà. La seconda United Nations  Sustainable Transport Conference, iniziata ieri a Pechino e che si chiede il 16 ottobre, discute di come «garantire il rapido sviluppo e l’implementazione di soluzioni di trasporto nuove e innovative per far fronte alla crisi climatica e guidare l’azione verso un trasporto accessibile e conveniente per tutti» e  cercherà di fornire soluzioni concrete su come pianificare e progettare i sistemi di trasporto per rrivare a trasporto sostenibile, sicuro, accessibile, verde e resiliente e farlo alla velocità che richiedono le crisi climatica ed economica.

Il Department of Economic and Social Affairs dell’Onu (DESA) che organizza la conferenza di Pechino  ricorda che «Sebbene vi sia un crescente riconoscimento del fatto che il trasporto sostenibile può stimolare la crescita economica e proteggere l’ambiente – le vendite globali di veicoli elettrici sono cresciute da 1,3 milioni nel 2015 a 5,1 milioni nel 2018 – i progressi sono stati lenti e diseguali». Secondo la Banca Mondiale, «Una transizione verso la mobilità sostenibile potrebbe portare a un risparmio di 70 trilioni di dollari entro il 2050, se si considerano i costi di trasporto completi, inclusi veicoli, carburante, spese operative e perdite dovute alla congestione». Mentre un migliore accesso alle strade potrebbe aiutare l’Africa a diventare autosufficiente dal punto di vista alimentare e creare un mercato alimentare regionale del valore di 1 trilione di dollari entro il 2030.

Nel suo discorso di apertura, il segretario generale dell’Onu António Guterres ha sottolineato quale sia la posta in gioco: «I prossimi 9 anni devono vedere uno spostamento globale verso le energie rinnovabili. Il trasporto sostenibile è fondamentale per questa trasformazione. I trasporti, che rappresentano più di un quarto dei gas serra globali , sono la chiave per rimettersi in carreggiata. Dobbiamo decarbonizzare tutti i mezzi di trasporto, per arrivare alle emissioni net zero entro il 2050 a livello globale. La decarbonizzazione dei trasporti richiede che i Paesi affrontino le emissioni del trasporto marittimo e dell’aviazione perché gli impegni attuali non sono allineati con l’accordo di Parigi. Qui, le priorità includono l’eliminazione graduale della produzione di veicoli con motore a combustione interna entro il 2040, mentre le navi a emissioni zero devono essere la scelta predefinita per il settore marittimo. Tutti gli stakeholders hanno un ruolo da svolgere, dagli individui che cambiano le proprie abitudini di viaggio, alle imprese che trasformano la propria impronta di carbonio».

Guterres ha poi esortato i governi a  «Incentivare il trasporto pulito, ad esempio attraverso standard normativi e tasse, e a imporre una regolamentazione più rigorosa delle infrastrutture e degli appalti. Vanno affrontati anche i temi della sicurezza e dell’accesso. Ciò significa aiutare più di un miliardo di persone ad accedere a strade asfaltate, con spazi dedicati a pedoni e biciclette, e fornire comode opzioni di trasporto pubblico. Significa fornire condizioni di sicurezza per tutti sui trasporti pubblici, ponendo fine alle molestie e alla violenza contro donne e ragazze e riducendo morti e feriti da incidenti stradali.  Anche la ripresa post-pandemia deve portare a sistemi di trasporto resilienti, con investimenti destinati al trasporto sostenibile e alla creazione di posti di lavoro dignitosi e opportunità per le comunità isolate. Il trasporto pubblico dovrebbe essere la base della mobilità urbana. Per ogni dollaro investito, crea tre volte più posti di lavoro rispetto alla costruzione di nuove autostrade. Con molte infrastrutture di trasporto esistenti, come i porti, vulnerabili agli eventi climatici estremi, sono necessarie una migliore analisi e pianificazione dei rischi, insieme a maggiori finanziamenti per l’adattamento climatico, in particolare nei Paesi in via di sviluppo».

Il capo dell’Onu ha sottolineato «La necessità di partnership efficaci, anche con il settore privato, in modo che i Paesi possano lavorare insieme in modo più coerente.  Il potenziale di trasformazione del trasporto sostenibile può essere liberato solo se i miglioramenti si traducono in eliminazione della povertà, posti di lavoro dignitosi, migliore salute e istruzione e maggiori opportunità per donne e ragazze. I Paesi hanno molto da imparare gli uni dagli altri».

Liu Zhenmin, sottosegretario generale del Desa, sottolinea che «Gli sforzi per accelerare la trasformazione sostenibile del settore dei trasporti sono essenziali per ridurre le emissioni che causano il cambiamento climatico e per migliorare ovunque la vita e i mezzi di sussistenza delle persone. La conferenza sui trasporti sostenibili di Pechino rafforza la nostra attenzione sui trasporti, un’area in cui gli sforzi globali possono avere un profondo impatto sulle dimensioni economica, sociale e ambientale dello sviluppo sostenibile».

Ma, se i trasporti a sono un motore fondamentale per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e forniscono alle comunità l’opportunità di accedere all’occupazione, ai servizi sanitari e di frequentare le scuole, gli attuali sistemi di mobilità presentano una serie di problemi: «I trasporti sono uno dei maggiori contributori alle emissioni di inquinamento atmosferico e di carbonio a livello globale, rappresentando anche circa il 64% del consumo totale di petrolio e il 27% di tutto il consumo di energia – ricorda il DESA – Oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo non ha ancora un accesso adeguato a una strada in tutte le stagioni, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, compresi i Paesi in situazioni speciali. In Africa, 450 milioni di persone, oltre il 70% della popolazione rurale totale, rimangono scollegate dalle infrastrutture e dai sistemi di trasporto. Mentre gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani tra i 15 e i 29 anni».

La United Nations  Sustainable Transport Conference arriva in un momento cruciale, a pochi giorni dalla 26esima Conferenza delle parti sui cambiamenti climatici (COP26 Unfccc) di Glasgow, e fornisce agli organizzatori l’opportunità di sottolineare «L’urgenza della revisione dei sistemi di trasporto per rispondere alla crisi climatica, nonché la criticità del trasporto sostenibile per stimolare la crescita economica e potenziare le popolazioni vulnerabili attraverso un migliore accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione e al lavoro». A Pechino, governi, imprese ed esperti nel campo dei trasporti discutendo di sfide, opportunità e soluzioni esistenti per potenziare la transizione verso i trasporti sostenibili.

Al DESA evidenziano che già oggi «Paesi, imprese e comunità utilizzano il potere della tecnologia e dell’innovazione per migliorare i propri sistemi di trasporto e renderli più sostenibili. Dal volocopter, un aerotaxi completamente elettrico in Germania, alle reti di autobus elettrificate in Cina, alla rapida crescita delle vendite di veicoli elettrici negli Stati Uniti, è iniziata una rivoluzione dei trasporti. Anche la pandemia di Covid-19 ha spinto molte città a costruire più piste ciclabili e i paesi del G20 hanno impegnato oltre 284 miliardi di dollari nel settore della mobilità». Ma il dipartimento Onu non si nasconde che «Tuttavia, in alcuni luoghi, la transizione al trasporto sostenibile rischia di lasciare indietro molti altri Paesi e comunità vulnerabili. Per garantire vantaggi a un trasporto sostenibile, tutti avrebbero bisogno di investimenti in tecnologia e innovazione, soprattutto per i Paesi in via di sviluppo. Anche il rafforzamento delle politiche, misure che promuovano le infrastrutture per la sicurezza stradale e un’adeguata pianificazione della progettazione della città sarebbero fondamentali per aprire la strada a un trasporto sostenibile a livello globale».

La Conferenza di Pechino discute di tutte le modalità di trasporto – strada, ferrovia, aviazione e navigazione  e le 6 sessioni tematiche si occupano dei contributi che il trasporto sostenibile può dare alla ripresa economica, alla creazione di mezzi di sussistenza e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. La Conferenza culminerà in nuove partnership, impegni e iniziative per far progredire ulteriormente il trasporto sostenibile che ha a che vedere con diversi obiettivi SDG, rappresentando un facilitatore trasversale, fondamentale per il raggiungere molti, se non tutti, gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

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  • Shifting gears for sustainable transport