Il treno è più sostenibile dell’aereo sulle principali rotte europee
Greenpeace: «E’ ora di vietare i voli a corto raggio inutili e dannosi»
[27 Ottobre 2021]
Secondo lo studio “Get on track: train alternatives to short-haul flights in Europe” commissionato da Greenpeace UE e realizzato dal gruppo di ricerca italiano Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, «Un terzo delle rotte aeree a corto raggio con più passeggeri in Europa potrebbe essere sostituito da un viaggio in treno della durata inferiore alle 6 ore e molti altri spostamenti potrebbero essere più sostenibili viaggiando in treno anziché in aereo».
Lo studio mette a confronto i voli a corto raggio più frequentati in Europa con le alternative ferroviarie esistenti e Greenpeace ha calcolato che «Vietando i voli a corto raggio dove esiste già un’alternativa in treno sotto le 6 ore si risparmierebbero 3,5 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all’anno. Se inoltre venissero aggiunti nuovi treni diurni e notturni, e migliorata l’efficienza e l’accessibilità del sistema ferroviario europeo, quasi tutti i 250 voli più frequentati in Europa potrebbero essere sostituiti da treni, con un risparmio di circa 23,4 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all’anno, pari alle emissioni annuali di CO2 di un Paese come la Croazia».
Federico Spadini, campagna trasporti di Greenpeace Italia, ricorda che «Nell’ultimo anno in Europa abbiamo assistito a un notevole sforzo economico per salvare compagnie aeree e aeroporti, senza però chiedere al settore un reale impegno per ridurre il proprio impatto ambientale e tutelare i diritti dei lavoratori. Secondo le previsioni, l’industria dell’aviazione tornerà presto ai livelli di crescita pre-Covid, con effetti disastrosi per il clima e impedendo all’Unione Europea di rispettare gli obiettivi dell’accordo di Parigi. E’ quindi necessario intervenire subito per regolamentare il settore, vietando anzitutto i voli a corto raggio e promuovendo alternative più sostenibili come il treno».
Dei 150 voli a corto raggio (sotto i 1,500 km) analizzati da Greenpeace, 40 riguardano l’Italia come luogo di partenza o di arrivo. Secondo lo studio, «Il 15% di queste tratte aeree potrebbe già essere coperto con uno spostamento in treno della durata di meno di 6 ore, e il 35% con un treno notturno».
Per esempio, la decima tratta aerea più frequentata in Italia è la Milano-Napoli, con quasi 1,4 milioni di passeggeri all’anno, nonostante esista già un treno che impiega solo 4 ore e mezzo per lo stesso viaggio. Greenpeace Italia evidenzia: «Dato che le tratte aeree più brevi e frequentate in Italia riguardano voli nazionali, molti interventi per convertire il traffico aereo in spostamenti su rotaia potrebbero essere fatti in autonomia da parte del governo italiano, in tempi relativamente brevi».
I treni emettono in media 5 volte meno CO2 equivalente degli aerei e il 62% della popolazione europea – e ben l’87% degli italiani – si è dichiarato favorevole all’idea di vietare i voli a corto raggio, come dimostra il nuovo sondaggio della Banca europea per gli investimenti. Anche per questo, Greenpeace chiede alle istituzioni europee e ai governi nazionali di «Vietare i voli a corto raggio per i quali esiste già un’alternativa in treno sotto le 6 ore, e di investire nel trasporto ferroviario nazionale e internazionale, con più treni, migliori servizi e una maggiore accessibilità – anche in termini economici – per tutta la popolazione».