Pnrr, ci sono 1,5 mld di euro per installare fotovoltaico sui tetti agricoli
Il Mipaaf ha pubblicato il bando “Parco agrisolare”, con il Gse a gestire le agevolazioni: ecco come fare domanda
[24 Agosto 2022]
Il ministero delle Politiche agricole (Mipaaf) ha pubblicato il bando per accedere ai nuovi incentivi per installare pannelli fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale: la cosiddetta misura “Parco agrisolare”, incardinata nel Piano nazionale di recupero e resilienza (Pnrr).
In palio ci sono 1,5 miliardi di euro, da destinarsi almeno per il 40% ai progetti nelle regioni del sud, ovvero Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Più nel dettaglio, la misura è inserita nella missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, componente “Economia circolare e agricoltura sostenibile”, ed è finalizzata a sostenere gli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.
Le agevolazioni verranno concesse mediante una procedura a sportello gestita dal Gse: c’è un mese di tempo per presentare le domande di accesso agli incentivi, a partire dalle ore 12 del 27 settembre, attraverso il portale messo a disposizione dal Gse e accessibile dall’Area clienti.
Obiettivo finale della misura è quello di promuovere l’installazione di pannelli fotovoltaici, con una nuova capacità di generazione di 375.000 Kw da energia solare. Un intervento cui sempre nel Pnrr se ne abbina un altro, con una dotazione pari a 1,1 miliardi di euro, dedicato allo “sviluppo agro-voltaico” o meglio agrivoltaico, una soluzione tecnologica dove l’installazione di pannelli solari (per 1,04 GW) avviene a terra, integrandosi con le colture sottostanti.
Un’opzione doppiamente virtuosa, sia per l’attività agricola in sé (che può trarre numerosi vantaggi dalla coabitazione col fotovoltaico), sia per necessità di spazi da destinare alla transizione ecologica: per far fronte alla doppia crisi energetica e climatica, oltre ai piccoli impianti distribuiti servono infatti anche quelli più grandi (utility scale) e i terreni non mancano, dato che in Italia esistono oltre 1,2 milioni di ettari di superficie agricola non utilizzata.