Pichetto: «Il traguardo raggiunto è solo un punto di partenza che inverte un trend negativo»
Rinnovabili, altro che +7,1 GW: gli impianti entrati in esercizio non arrivano a +3 GW
Re Rebaudengo: «Necessario che anche gli altri enti territoriali accelerino il rilascio delle autorizzazioni di loro competenza»
[19 Dicembre 2022]
Quest’anno la Commissione Via-Vas e quella Pnrr-Pniec, entrambe organismi chiave per le autorizzazioni di competenza statale, hanno rilasciato pareri favorevoli a progetti di impianti rinnovabili per 7,1 GW.
Si tratta di dati aggiornati alla metà di dicembre, comunicati direttamente dal ministero dell’Ambiente, che informa come 43 progetti abbiano avuto il via libera dalla Commissione Via-Vas e 104 dalla Commissione Pnrr-Pniec. Più nel dettaglio, nel primo caso si parla di progetti eolici per 2,7GW, mentre nel secondo si tratta di 4,4 GW distribuiti tra agrivoltaico (54 progetti), fotovoltaico (14), eolico (31) e pompaggi (3).
Un computo che potrebbe salire ancora nelle ultime due settimane dell’anno, dato che – come sottolinea il presidente di entrambe le Commissioni, Massimiliano Atelli, sono previste altre tre sessioni plenarie per valutare altri progetti.
«Il traguardo raggiunto è solo un punto di partenza che inverte un trend negativo – commenta il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto – Partendo dai dati di quest’anno dobbiamo fare di più per raggiungere gli obiettivi climatici ed economici che ci siamo posti».
Anche perché, duole ricordare, i pareri favorevoli delle Commissioni Via-Vas o Pnrr-Pniec non bastano per dare il via libera definitivo a un impianto rinnovabile e permettergli di produrre energia.
A ricordarlo ci sono i dati aggiornati da Terna a fine novembre, quindi con appena 15 giorni di distanza rispetto a quelli comunicati dal ministero. Il gestore della rete elettrica nazionale certifica infatti che «nei primi 11 mesi del 2022 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 2.668 MW. Tale valore è superiore di 1.573 MW (+144%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente», ma comunque molto distante sia dai 7.100 MW comunicati dal ministero, sia dai 10.000 MW annui che l’Italia sarebbe chiamata ad installare per rispettare i target europei individuati dall’iniziativa RePowerEu.
«Per l’indipendenza e la sicurezza energetica del nostro Paese, è molto importante che alla fine di quest’anno la Commissione Via-Vas sarà riuscita ad autorizzare 7 GW di nuova capacità rinnovabile e che l’anno prossimo preveda di autorizzare almeno 10 – 12 GW di nuovi impianti rinnovabili. L’autorizzazione della Commissione Via-Vas non è purtroppo l’unico degli step autorizzativi, e ottenere gli altri, per poter avviare la costruzione dell’impianto, richiede ancora molto tempo», commenta Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità futura.
Il leader della più importante associazione confindustriale attiva nel comparto elettrico evidenzia che «nel 2022 verranno realmente terminati e allacciati alla rete circa 3 GW, di cui probabilmente solo 1,5 GW di quelli che hanno ricevuto l’autorizzazione Via-Vas nazionale. Gli effetti positivi dell’accelerazione della Commissione Via-Vas li vedremo quindi più in là nel tempo: è infatti necessario che anche gli altri enti territoriali accelerino il rilascio delle autorizzazioni di loro competenza affinché si possano concretizzare i benefici di aumentare la produzione di energia elettrica sostenibile e a basso prezzo. Solo con questa accelerazione potremo raggiungere la messa in servizio di nuovi impianti per almeno 10 GW all’anno. Per questo motivo, Elettricità Futura ha di recente rivolto un appello a tutti i governatori delle Regioni e ai sindaci dei Comuni d’Italia affinché rilascino le autorizzazioni necessarie». L’appello è stato lanciato ad ottobre, ma ad oggi le risposte sono ancora tutte da soppesare.