Nibbio reale, dalla Sila un contributo fondamentale al censimento europeo degli svernanti
Continua a crescere il progetto Life Eurokite, per ridurre la mortalità causata dall’uomo ai danni di questi rapaci
[18 Gennaio 2024]
Il Glc Lipu Sila in collaborazione con Altura (Associazione per la tutela degli uccelli rapaci e dei loro ambienti) anche quest’anno è stato impegnato nell’ambito del censimento europeo sui nibbi reali svernanti nel quadro del progetto internazionale Life Eurokite (LIFE18 NAT/AT/000048) sulla protezione transfrontaliera del nibbio reale in Europa, che ha come scopo principale la riduzione della mortalità causata dall’uomo ai danni di questa specie di uccello rapace.
In Italia le attività del censimento dei nibbi reali svernanti sono coordinate dall’associazione Cerm (Centro rapaci minacciati). Tra il mese di dicembre 2023 e la prima settimana di gennaio 2024, il Glc è stato impegnato nel monitoraggio dei nibbi reali svernanti in una porzione pedemontana della Sila grande dove da tanti anni la specie è costantemente seguita.
I dati 2024 hanno restituito l’osservazione di 5 adulti e 1 immaturo per quanto concerne il nibbio reale mentre sono stati osservati 3 nibbi bruni, a conferma ormai dello svernamento regolare di questa specie in questa porzione di territorio. Nel 2023: 12 nibbi reali e 2 nibbi bruni; nel 2022: 7 nibbi reali e 1 nibbio bruno; nel 2021: 9 nibbi reali e 1 nibbio bruno.
Durante il periodo invernale del 2022, avevo individuato sulla Sila un individuo di nibbio reale con marche alari arancioni proveniente dalla Germania. Continua dunque l’impegno durante gli appuntamenti annuali organizzati nell’ambito del Life Eurokite, che vede impegnate numerose persone nel monitoraggio di centinaia di siti selezionati in tutta Europa per lo svernamento dei nibbi reali. In Italia, la specie conterebbe 427-515 coppie nidificanti, con un areale molto frammentato e insistente esclusivamente nell’area centro-meridionale del Paese (Gustinet al., 2019. Lista Rossa IUCN degli uccelli nidificanti in Italia 2019) più qualche coppia in Sardegna. Nella nostra regione la situazione è allarmante con pochissime coppie note come nidificanti nella parte nord e nella zona centrale. Sempre meno anche i nibbi reali contattati nel periodo invernale, nonostante l’arrivo di qualche altro individuo da altre aree europee.
Recentemente, qualcuno ha diffuso la notizia che la specie risultava estinta dalla Calabria come nidificante addirittura dal XIX secolo, un dato frutto di fantasia.
All’interno del XXI Cio (Convegno italiano di ornitologia) di Varese uno dei tre poster proposti dal Glc Sila ha riguardato proprio lo status del nibbio reale e il nibbio bruno in una porzione della Sila grande in agro del comune di San Giovanni in Fiore, area indagata e controllata da tantissimi anni. Il titolo del lavoro è stato il seguente: “The Red Kite Milvus milvus and the Black Kite Milvus migrans on the slopes of the Sila Grande (San Giovanni in Fiore) – Calabrian Apennines (Southern Italy)“.
Nel poster prodotto, grazie anche ai semplici grafici riportati, si può constatare la situazione dei due nibbi, con il nibbio reale sempre più raro come nidificante e svernante mentre il nibbio bruno ormai considerato svernante regolare visto che viene osservato regolarmente in ogni periodo invernale talvolta anche con più individui.
Il poster è stato realizzato dal Glc Lipu Sila (autori: Gianluca Congi, Salvatore Salerno e Francesco Saverio Cimino) con la collaborazione dell’associazione Altura (Associazione per la tutela degli uccelli rapaci e dei loro ambienti) e il patrocinio dell’ente Parco nazionale della Sila.
I membri del Glc e di Altura da tanti anni s’impegnano nel monitoraggio, nella sorveglianza dei siti anche ai fini di scongiurare danni potenziali all’ambiente e casi di bracconaggio oltre che in tutte quelle azioni di sostegno concreto, studio e divulgazione che possano aiutare soprattutto il nibbio reale in questa porzione di territorio dell’Appennino calabro.