
Il commercio globale degli impatti ambientali: se in Lussemburgo si inquina più che in Cina
La “fabbrica del mondo” esporta gran parte dei suoi beni, consumati altrove: a chi va, dunque, la responsabilità?
Ministri dell’Economia e governatori di banche centrali da tutto il mondo sono appena tornati a casa dal G20 finanziario di Shanghai con in tasca un manifesto al cerchiobottismo. La crescita mondiale (prevista per il 2016 attorno al 3%) risulta insufficiente e altamente disomogenea, non basta per garantire equilibrio all’attuale modello di produzione e consumo. Incidentalmente,...