A Roma il presidente Confapi incontra il ministro Pichetto per sostenere la proroga

Geotermia, la Regione Toscana vuole velocizzare il piano per gli investimenti

Pieroni: «Chiediamo alla Giunta regionale di sollecitare Enel, coinvolgendo tutti gli stakeholder»

[14 Febbraio 2024]

Con 29 sì (Pd, Italia viva, FdI, Lega)  e 2 no (M5S) l’Aula del Consiglio regionale ha approvato ieri una risoluzione (in allegato) per velocizzare l’iter che potrebbe portare al rinnovo ventennale delle concessioni minerarie che sottendono la coltivazione della geotermia, ampliando al contempo il perimetro del confronto a tutti gli stakeholder.

«Siamo davanti a un’occasione storica per il settore», spiega il consigliere regionale Andrea Pieroni (Pd), che ha illustrato l’atto. Una svolta che nasce dal decreto Energia recentemente approvato dal Governo nazionale, dando facoltà alla Regione Toscana di prorogare le concessioni altrimenti in scadenza al 2026, se il piano d’investimenti che sta preparando l’attuale concessionario – Enel green power (Egp) – sarà reputato soddisfacente.

Come riassume Pieroni, i punti centrali della risoluzione approvata impegnano la Giunta a sollecitare Egp affinché il piano sia presentato «il più celermente possibile rispetto al termine del 30 giugno 2024, coinvolgendo tutti gli stakeholder, e a valutare l’opportunità di convocare tempestivamente un tavolo di informazione e di confronto, cui far partecipare i Comuni interessati e le rappresentanze del tessuto socio-economico di riferimento», come peraltro richiesto da Amministrazioni comunali e aziende audite proprio in Consiglio regionale una settimana fa.

Da questo fronte passa infatti una buona fetta delle ambizioni toscani per la decarbonizzazione dell’economia e la transizione energetica del territorio. Ad oggi dalle centrali Enel arriva elettricità equivalente a circa un terzo dei consumi toscani, oltre a calore per teleriscaldare circa 10mila utenti. Ma le potenzialità del calore rinnovabile custodito nel sottosuolo sono ben più elevate.

In questo contesto, l’atteso piano d’investimenti dovrà prevedere una serie di elementi: dalla manutenzione e miglioramento tecnologico degli impianti esistenti, agli interventi per il recupero del declino naturale dei campi geotermici (che vengono “coltivati” tramite la reiniezione nei serbatoi geotermici dell’acqua di condensa delle centrali), a quelli per sostenibilità ambientale, per la realizzazione di nuovi impianti di produzione e per l’innalzamento dei livelli occupazionali.

Per il consigliere regionale Diego Petrucci (FdI) «la geotermia è una risorsa presente in Toscana ma che sfruttiamo in una bassissima percentuale rispetto alle sue potenzialità», mentre la collega Elena Meini (Lega) aggiunge che «il termine del 30 giungo credo vada anticipato, perché molti di quei Comuni coinvolti in questo processo andranno al voto l’8 e 9 di giugno e prima c’è il periodo di ordinaria amministrazione».

Lo sviluppo sostenibile della geotermia è «un tema di importanza vitale – sottolinea nel merito il consigliere Maurizio Sguanci (IV) – e sono convinto che la Regione in tempi brevi sia in grado di garantire l’approvazione del piano. Bisogna arrivare nei tempi utili a garantire la continuità senza arrivare a gara», che ci sarebbe invece andando a scadenza nel 2026.

Contraria invece la consigliera Silvia Noferi (M5S), per la quale «la geotermia non è tutta uguale, ci sono studi che ne dimostrano alcuni effetti tossici». Un vecchio cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, sebbene vent’anni di ricerche condotte in Toscana abbiano ormai dimostrato la piena compatibilità ambientale dell’attività geotermoelettrica – che l’Università di Pisa ha recentemente riconosciuto come la più efficiente tra le energie rinnovabili per ridurre le emissioni di CO2 – e l’assenza di impatti significativi sulla salute.

«La risorsa geotermica è un patrimonio toscano – conclude nel merito Federica Fratoni (Pd) – non c’è dubbio che lo sfruttamento di quella fonte abbia un impatto. Enel ha sviluppato non solo la tecnologia per sfruttare l’alta entalpia ma anche per abbattere le emissioni».

In attesa che Egp presenti il piano d’investimenti alla Regione, anche a Roma si continua a lavorare per lo sviluppo della geotermia. Il presidente di Confapi, Cristian Camisa, ha infatti incontrato ieri il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, affermando che «la proroga può rappresentare una grande opportunità per tutte le aziende dell’indotto geotermico. Difendere e investire sulla geotermia oltre a essere una scelta sostenibile, può rappresentare un volano di sviluppo per la nostra economia».