Grazie a Cercis e Seeds l’economia circolare italiana fa scuola in Tunisia, Egitto e Marocco
L'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale punta sul know how italiano
[18 Dicembre 2019]
Se gli oltre 7 miliardi di esseri umani presenti sul pianeta vivessero secondo i canoni occidentali l’estrazione di materie prime – che ammonta oggi a circa 88,6 miliardi di tonnellate l’anno – sarebbe 2,5 volte quella attuale e, in ogni caso, continuando di questo passo nel 2050 dovremmo estrarre dal pianeta 180 miliardi di tonnellate di materie prime. Le stime fornite dall’Onu danno la misura di quanto sia urgente percorrere la strada dell’economia circolare, in grado di garantire sensibili risparmi sull’impiego di materie prime, non solo nei Paesi di più antica industrializzazione ma anche in tutto il resto del mondo. Per farlo occorrono non solo investimenti in impianti e infrastrutture ad hoc, ma anche investimenti in formazione e capitale umano.
Ed è in quest’ottica che l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (Unido) ha coinvolto delle eccellenze italiane in materia – Seeds, Cercis e l’Università di Ferrara – in un’iniziativa nata per illustrare diversi aspetti dell’economia circolare (ingegneristici, economici, normativi) ai policy maker di Tunisia, Egitto e Marocco arrivati appositamente a Ferrara nei giorni scorsi.
Cercis è il Centro per la ricerca sull’economia circolare, l’innovazione e le Pm proposto dal Dipartimento di Economia e Management dell’Ateneo per focalizzarsi in primis sulle strategie innovative delle Pmi italiane nell’ambito dell’economia circolare, mentre Seeds rappresenta il Centro di ricerca interuniversitario Sustainability, environmental economics and dynamics studies che a Ferrara affonda da sempre le radici. A partire da queste eccellenze “locali” l’Unido ha formato dei gruppi di lavoro coi policy maker incoraggiandoli a «pensare a soluzioni di economia circolare per prodotti specifici dal punto di vista tecnico e politico», in modo da aiutare il know how nazionale a esportare sviluppo sostenibile anche nel resto del mondo.