Il confronto tra il governatore, il consigliere Anselmi e il neo-ministro

Transizione ecologica della Toscana, primo incontro «positivo» tra Giani e Cingolani

Sul tavolo polo di Piombino, mobilità sostenibile, economia circolare e geotermia: «Nel 2030 la Toscana una delle prime regioni decarbonizzate d’Italia»

[17 Marzo 2021]

L’obiettivo per la transizione ecologica della Toscana, secondo quanto emerso dopo il primo incontro tra il presidente della Regione Eugenio Giani e il neo-ministro Roberto Cingolani, si può riassumere in due parole: carbon neutral. Ovvero lo stesso target messo nel mirino dal Green deal europeo, che punta a far diventare il Vecchio continente il primo ad emissioni nette zero entro il 2050.

L’incontro con Cingolani è stato battezzato da Giani come «positivo e fruttuoso, utile per ben inquadrare le azioni nell’ambito del Recovery plan per quanto riguarda l’ambiente e in particolare la riqualificazione e lo sviluppo del polo di Piombino».

Non a caso Giani è stato accompagnato nel confronto da Gianni Anselmi, già sindaco della città e adesso consigliere delegato dal presidente sulla questione, sulla quale però ad oggi non si registrano grandi progressi: non sulle bonifiche del Sin (dopo 22 anni è bonificato il 49% dei terreni e il 4% della falda), non sul piano industriale Jsw e nemmeno sulle vicende Rimateria, che rappresentano una delle poche (se non l’unica) azioni di risanamento del territorio locale in corso. Oggi il vertice si è tenuto per provare a cambiare passo.

«L’obiettivo principale dell’incontro – spiega Giani – è stato quello di focalizzare l’attenzione sul polo di Piombino affinché possa rigenerarsi  grazie alle bonifiche ambientali, la realizzazione del forno elettrico, elemento fondamentale per la competitività, e una riconversione green. Su questo abbiamo trovato disponibilità da parte del ministro che ha ben compreso le esigenze del territorio».

Altro punto focale dell’incontro, le infrastrutture per una mobilità sostenibile, da poter valorizzare all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Sono stati trattati i progetti legati alle piste ciclabili, quelli di trasporto con energia pulita come l’idrogeno che potrebbe coinvolgere e rivoluzionare il settore ferroviario. Si è parlato anche di progetti come il collegamento tranviario fra Peretola e il Museo Pecci, 11 chilometri di quella che è già nominata la metro-navetta “Peretola Pecci”, e il raddoppio ferroviario sulla linea tra Pistoia, Lucca e Viareggio.

Non solo: come informano dalla Giunta regionale, al centro dell’incontro tra Giani e Cingolani ci sono state anche «azioni articolate per l’economia circolare e lo sviluppo della geotermia», sulle quali però non sono stati forniti ulteriori dettagli. In compenso, intervenendo ieri in Parlamento, Cingolani ha sottolineato come sia necessario «definire il decreto – atteso ormai da anni – relativo agli incentivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (cd. Fer 2)», un tema sul quale la comunità geotermica si spende costantemente da tre anni.

«Tutte questioni – ha concluso Giani – che potranno rendere nel 2030 la Toscana una delle prime regioni decarbonizzate d’Italia, con infrastrutture e programmi capaci di ridurre le emissioni di CO2 da una parte e dall’altra assorbire quella presente in atmosfera».

L’obiettivo carbon neutral, che nel Programma di governo di Giani è previsto per la Toscana «ancor prima del 2050», del resto è proprio questo: uno scenario in cui le emissioni antropiche di gas serra vengono ridotte anche se naturalmente non arrivano a zero, ma vengono completamente compensate dalla capacità degli ecosistemi locali di assorbire CO2.

Su questo fronte la Toscana non parte da zero, ma anzi può vantare già sul proprio territorio l’unica area vasta d’Europa – e probabilmente al mondo – carbon neutral, un traguardo tagliato dalla Provincia di Siena esattamente dieci anni fa come certificano i Bilanci dei gas ad effetto serra elaborati dai ricercatori del gruppo di Ecodinamica dell’Università di Siena e certificati ISO 14064. Un traguardo importante quanto poco conosciuto, raggiunto non a caso anche grazie al contributo della geotermia, una fonte rinnovabile dalla quale arriva il 92% dell’elettricità prodotta localmente.

Un risultato fondamentale da estendere all’intera regione – in Toscana la temperatura dell’atmosfera si è surriscaldata di +1,1°C in soli 50 anni – ma assai sfidante da raggiungere: l’obiettivo “Toscana carbon neutral al 2050” è il cuore dell’omonima strategia lanciata dalla Regione per la prima volta nel 2017, dotandosi di un comitato scientifico ad hoc di alto livello, anche se da allora non è stato mai dettagliato e presentato un documento conclusivo.